Era lo scorso Settembre 2015 quando Volkswagen è stata coinvolta in uno scandalo non da poco, il “Dieselgate“.
Dagli Stati Uniti, il dieselgate, ha avuto risonanza internazionale. La Casa Madre tedesca è stata accusata dall’Epa, agenzia americana per la tutela ambientale, di aver falsato i risultati dei test relativi alle emissioni dei motori diesel come il 2.0 TDI.
La conseguente ammissione di colpevolezza di VW e le dimissioni dell’ormai ex Amministratore Delegato Martin Winterkorn, hanno visto l’arrivo del nuovo CEO Matthias Mueller. Ma tutto questo è solo l’inizio di un lungo percorso di rinascita.
Sono 11 milioni le autovetture coinvolte, quelle che verranno smontate, manipolate e reinserite in circolazione per rispettare i parametri anti-smog previsti dalla legge. Il danno si aggira intorno ai 6.5 miliardi di euro.
Le strategie Volkswagen
Ma quali strategie sta attuando adesso Volkswagen per rimediare alle mancanze?
Pare che, dopo un consiglio di sorveglianza, per il 2016 siano previsti tagli di 12 miliardi negli investimenti. Una cifra importante soprattutto per la Casa di Wolfsburg che non annunciava tagli dal 2009. Anzi, dal 2008 gli investimenti annui erano addirittura raddoppiati.
Saranno molti gli ambiti in cui i fondi verranno utilizzati parsimoniosamente: saranno eliminate tutte le spese non strettamente necessarie, in modo da arrivare a coprire tutte le spese legali e di “riparazioni” promesse dallo scorso Settembre.
Le autorità americane attendono un dettagliato programma che delinei come la società intenda procedere per aggiustare le vetture dotate del software per truccare i test. I rappresentanti di Volkswagen hanno già avviato gli incontri con le Authority Epa per pattuire le multe a cui la casa automobilistica dovrà far fronte.
Ricostruire un’immagine
Il danno non è solamente, e principalmente, economico. C’è un grande danneggiamento d’immagine e reputazione che grava sulla situazione di VW.
Da pochi giorni il sito web dedicato ai veicoli diesel negli Stati Uniti recita:
“We’re Working to Make Things Right”
più che uno slogan suona come un’ammissione delle proprie colpe e una promessa verso il cliente di ritorno alla normalità. Nel modo giusto.
Per tutti i possessori di un veicolo 2.0 TDI, Volkswagen Group of America, offre una carta prepagata Visa da 500$ per ogni esigenza, un’altra dello stesso importo spendibile presso i concessionari VW per l’acquisto di un altro veicolo o accessori. L’azienda automobilistica offre anche assistenza stradale gratuita 24h/24 per tre anni. Questo programma chiamato “Customer Goodwill Package” è una delle strategie che VW sta mettendo in atto per portare di nuovo i clienti a fidarsi di loro.
Molti proprietari sono preoccupati per il calo di valore della vettura messa sul mercato di seconda mano o post riparazioni, per non parlare di quelli che stanno cercando un modo affinché Volkswagen si riprenda le auto coinvolte nello scandalo.
Sarà un percorso lungo ed oneroso, in cui la Casa Madre tedesca dovrà cercare di riconquistare la fiducia dei clienti, non solo americani, ma internazionali.